Evasione Iva: Italia ai primi posti in classifica nel recente rapporto della Commissione europea.

In Europa rimangono molto frequenti i casi di frode nella raccolta dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). Il recente rapporto della Commissione europea, pubblicato stamane, venerdì 21 Settembre, stima che nel 2016 l’IVA andata persa per evasione ed elusione fiscali così come errori nei calcoli della tassa sia ammontata nell’Unione a 147,1 miliardi di euro. L’Italia continua ad essere ai primi posti in classifica, con un gettito IVA non incassato pari a 35,9 miliardi di euro.

La Commissione europea mette l’accento sulle difficoltà a contrastare i casi di frode con l’attuale meccanismo nato quando il mercato unico era assai meno integrato. I dati italiani, peraltro, giungono in un contesto politico molto particolare. Una legge prevede che a meno di modifiche legislative vi sia un aumento dell’IVA l’anno prossimo. Il governo del premier Giuseppe Conte vorrebbe evitare l’incremento, pur alla ricerca di denaro fresco per finanziare le sue promesse elettorali.

Bruxelles fa notare che in termini nominali l’Italia è il paese nel quale è più elevata l’IVA non raccolta (in termini relativi è subito dietro la Romania e la Grecia con un divario tra IVA attesa e IVA raccolta del 25,9% in leggerissimo calo rispetto al 2015). Intanto, il pacchetto di riforma della raccolta dell’IVA avanza “molto lentamente” al Consiglio, spiega un esponente comunitario.  Pubblicando il rapporto, l’esecutivo comunitario ne ha approfittato per esortare i Ventotto ad approvare la riforma presentata ormai un anno fa da Bruxelles. Al prossimo Ecofin è previsto che i Ventotto si mettano d’accordo su piccoli cambiamenti legislativi ritenuti propedeuci. “La speranza è che successivamente i governi si concentrino sulla riforma come tale”. (Fonte: Il sole24ore)