Percorso specialistico sulla tematica del risanamento aziendale: principi operativi, novità della riforma, controllo dei sindaci e fiscalità

Si svolgerà in tre giornate il percorso specialistico che si propone di affrontare, in un’ottica multidisciplinare, la tematica del risanamento, che rappresenta il principio ispiratore della Riforma delle normative della crisi d’impresa e dell’insolvenza (L. 155/2017).

La Prima Giornata è dedicata ai profili aziendali maggiormente significativi, interessanti diverse figure professionali, riconducibili alla redazione del piano di risanamento e alla successiva attestazione, nel rispetto dei relativi Principi raccomandati dalla prassi professionale.
La Seconda Giornata è riservata agli aspetti giuridici dei principali strumenti concordatari di soluzione della crisi alternativi al fallimento (e alla “liquidazione giudiziale”), evidenziando i benefici e le criticità, nonché le novità contemplate dalla Riforma. In primo luogo, è esaminata la disciplina dell’accordo di ristrutturazione dei debiti – a partire dai presupposti applicativi, sino alle diverse opportunità offerte – per poi, approfondire, la procedura concorsuale del concordato preventivo nelle sue diverse fasi (domanda, ammissione, approvazione, omologazione ed esecuzione) e peculiarità professionali.
La Terza Giornata è destinata all’analisi di alcune ulteriori rilevanti tematiche in materia di risanamento, afferenti l’attività di differenti professionisti coinvolti: nella prima parte, sono descritte le verifiche che i sindaci sono tenuti ad attivare, prima, per individuare i “fondati indizi della crisi” – nell’ambito delle c.d. procedure d’allerta, ma non solo – e, poi, sugli strumenti di soluzione della crisi adottati dall’imprenditore (piano attestato di risanamento, accordo di ristrutturazione dei debiti e concordato preventivo). La seconda e conclusiva parte è, invece, focalizzata su alcune tipiche problematiche operative sottoposte all’attenzione dei consulenti aziendali: la trattazione dei principali profili contabili riguardanti le imprese interessate dalla soluzione della crisi, nonché gli effetti fiscali per il debitore e i creditori, anche in un’ottica di valutazione della convenienza economica del piano.

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